SOLAIO RIGIDO

 

"Solaio rigido anche per condizioni statiche" è una opzione che riguarda la modellazione del comportamento dei solai nella struttura.

Con questa opzione, il solaio viene considerato infinitamente rigido nel proprio piano non solo per le analisi sismiche (dove è spesso imposto come vincolo standard), ma anche per le analisi statiche.

Questo significa che tutti i nodi appartenenti al solaio si muovono insieme, senza deformazioni relative nel piano del solaio.

In pratica, le forze si distribuiscono tra i pilastri e le pareti portanti come se il solaio agisse come un diaframma rigido.

 

Quando utilizzarla?

Se il solaio è effettivamente molto rigido nel suo piano, come nel caso di solai in laterocemento, solai misti acciaio-calcestruzzo, solai in calcestruzzo pieno o solai con soletta collaborante.

Se vuoi semplificare il modello strutturale e distribuire le azioni orizzontali in modo uniforme.

 

Quando non utilizzarla?

Se il solaio è flessibile nel proprio piano, come nel caso di solai in legno, solai a pannelli prefabbricati senza soletta collaborante o solai metallici senza irrigidimenti sufficienti.

Se vuoi una modellazione più dettagliata che tenga conto delle deformazioni del solaio.

 

Cosa dicono le norme tecniche

Le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018) e l'Eurocodice 8 (EN 1998-1) forniscono indicazioni precise sulla rigidezza dei solai, fondamentale per garantire un comportamento strutturale adeguato, specialmente in zona sismica.

Secondo il § 7.2.6 delle NTC 2018, gli orizzontamenti piani possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano medio se soddisfano determinate condizioni:

Sono realizzati in calcestruzzo armato.

Se sono in latero-cemento devono avere la soletta in calcestruzzo armato di almeno 40 mm di spessore.

Se sono in struttura mista (acciaio o legno) devono avere una soletta in calcestruzzo armato di almeno 50 mm, collegata agli elementi strutturali mediante connettori a taglio opportunamente dimensionati.

È importante notare che la presenza di aperture significative nel solaio (vani scala vani ascensore) può ridurne la rigidezza, rendendo necessaria una valutazione specifica.

 

L'Eurocodice 8 sottolinea l'importanza dei solai come diaframmi orizzontali che distribuiscono le forze sismiche agli elementi verticali resistenti. Si raccomanda che i solai abbiano sufficiente rigidezza e resistenza in pianta e siano efficacemente collegati agli elementi strutturali verticali. Particolare attenzione va posta in presenza di configurazioni non compatte o molto allungate in pianta e in caso di grosse aperture nei solai.

 

Quindi: nei solai rigidi tutti i punti dell'impalcato si muovono insieme senza deformazioni significative nel piano. Questa ipotesi è valida per solai in calcestruzzo armato o latero-cemento con soletta adeguata mentre nei solai flessibili si possono presentare deformazioni significative nel piano. Tipici esempi sono i solai in legno senza soletta collaborante. In questi casi, l'analisi strutturale deve considerare la deformabilità del solaio e la distribuzione delle forze sismiche può variare rispetto all'ipotesi di solaio rigido.

 

Oltre alle aperture nel solaio sono importanti anche i collegamenti strutturali.

E' essenziale che i solai siano adeguatamente collegati agli elementi verticali (pareti, pilastri). Questo assicura una distribuzione efficace delle forze orizzontali e previene meccanismi di collasso locali.

 

Conclusione

La rigidezza dei solai è un aspetto cruciale nella progettazione strutturale, specialmente in zona sismica. Le NTC 2018 e l'Eurocodice 8 forniscono criteri chiari per valutare e garantire la rigidezza adeguata dei solai. È fondamentale considerare le caratteristiche specifiche del solaio, la presenza di aperture e la qualità dei collegamenti strutturali per assicurare la sicurezza e l'efficacia del comportamento strutturale dell'edificio.

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